Dottoressa Jessica Lazzari
Psicologa Psicoterapeuta
Psicoterapia famigliare

La natura umana è relazionale e l'individualità si esprime nella relazionalità (Damasio, 2010).
Questa affermazione, solo apparentemente scontata, mette in evidenza l'importanza che l'ambiente in cui viviamo ricopre nella formazione delle nostre individualità.
Fin dalla nascita e durante tutte le fasi della vita siamo infatti immersi in un mondo di relazioni che influenzano il nostro mondo interiore e da esso sono reciprocamente influenzati.
Attraverso l'interazione tra l'individuo e l'ambiente ad ogni livello di relazione, apprendiamo modelli comportamentali, introiettiamo appartenenze e idee su noi stessi e sul mondo, sviluppiamo pregiudizi, sperimentando ruoli e schemi di relazione.
La famiglia è solitamente il primo sistema di appartenenza con cui entriamo in contatto e rappresenta un contesto di interrelazione costante e continuativa, in cui ognuno pensa, sente agisce secondo dei pattern che si creano e si evolvono in funzione delle interazioni con l'esterno.
Famiglia è tutto ciò che ciascuno di noi intende come tale.
Ogni famiglia attraversa fisiologicamente fasi di equilibrio e fasi di crisi, secondo una processualità intrinseca. Talvolta, in conseguenza di eventi normativi o eccezionali (perdite, lutti, fuoriuscite dalla famiglia di origine, trasferimenti, malattie, eventi catastrofici...)che orientano la famiglia verso un allontanamento dallo stato di equilibrio presente, questa si trova priva della quantità di risorse interne ed esterne sufficienti per poter affrontare la necessità di riorganizzazione, ed è possibile che si generi un sintomo che interessa uno o più membri.
La psicoterapia famigliare si configura come una situazione di presa in carico dell'intero sistema famiglia, anche quando è in apparenza solo uno dei suoi membri ad esperire malessere. Si tratta di una situazione richiesta solitamente dal terapeuta o da altri esperti che prescrivono tale invio, all'interno di tutte quelle situazioni in cui si ritenga necessaria la collaborazione di tutti i membri al fine di mettere in luce e comprendere la presenza di pattern di comportamento o sistemi di significato che possono contribuire alla generazione e al mantenimento di un sintomo. Quest'ultimo cioè, si configura in questa prospettiva come un tentativo di reazione sistemica ad una crisi non sempre consapevole che la famiglia o uno dei suoi membri si trovano ad affrontare in un dato momento della vita.
Anche in questa situazione, la stanza di terapia diviene il contesto neutrale all'interno del quale mettere in luce, attraverso colloqui guidati e metodologie specifiche, i pattern di interazione presenti, dare spazio ai vissuti individuali ed esplorare valori e costrutti che appartengono alla cultura famigliare, al fine di favorire la progressiva riorganizzazione del sistema.
Il terapeuta ha in questa prospettiva il compito di comprendere, insieme alla famiglia, quali significati e quali funzioni un sintomo esprime, cercando di aiutare l'intero sistema ad inserire la crisi e i vissuti sintomatici ad essa connessi in una trama di senso, e a generare risorse per il cambiamento.